top of page

Equalizzazione Additiva e Sottrattiva

  • Immagine del redattore: EnglandBross
    EnglandBross
  • 1 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

Tecniche, Pro e Contro nel Mix Audio

L'equalizzazione (EQ) è uno degli strumenti fondamentali nel mixaggio audio. Attraverso l'EQ possiamo intervenire sul contenuto in frequenza dei suoni, modellandone il timbro e migliorando l'equilibrio complessivo del mix. Esistono due approcci principali all'equalizzazione: additiva e sottrattiva. Entrambi hanno vantaggi e svantaggi, e comprenderne le differenze è essenziale per scegliere il metodo più adatto in ogni situazione.

eq prochannel Sonar
Eq Prochannel Cakewalk Sonar

Cos'è l'Equalizzazione Additiva?

L'equalizzazione additiva consiste nell'aumentare (enfatizzare) l'ampiezza di determinate bande di frequenza per enfatizzare o mettere in risalto alcune caratteristiche di un suono.

Esempi pratici:

  • Aumentare le alte frequenze (8-12 kHz) per dare brillantezza a una voce.

  • Aumentare i bassi (60-100 Hz) per rendere più potente una cassa.

  • Aumentare i medi (2-5 kHz) per far emergere una chitarra elettrica nel mix.


Pro dell'EQ Additiva

  1. Enfasi creativa: Permette di dare carattere e presenza a uno strumento o a una voce.

  2. Immediatezza: Un boost può risolvere rapidamente un suono spento o poco definito.

  3. Versatilità: Utile per rendere un suono più moderno e brillante.


Contro dell'EQ Additiva

  1. Rischio di accumulo: Aumentando più bande, si rischia di generare confusione e frequenze troppo aggressive.

  2. Distorsione o clipping: Le enfatizzazioni elevati possono portare a saturazione del segnale.

  3. Mix affaticante: Troppa enfasi sulle alte frequenze può rendere il mix aspro e poco naturale.


Cos'è l'Equalizzazione Sottrattiva?

L'equalizzazione sottrattiva consiste nel ridurre (Taglio) alcune bande di frequenza per eliminare elementi indesiderati o fare spazio ad altri strumenti.

Esempi pratici:

  • Tagliare le basse frequenze sotto i 80 Hz su una voce per eliminare rumori o rimbombi.

  • Ridurre i medi intorno ai 300-500 Hz per alleggerire strumenti "fangosi" (confusi o impastati).

  • Tagliare le alte frequenze fastidiose intorno ai 6-8 kHz su un hi-hat troppo frizzante.


Pro dell'EQ Sottrattiva

  1. Pulizia del mix: Rimuove risonanze indesiderate e migliora la chiarezza.

  2. Spazio per altri strumenti: Tagliando certe frequenze, si evita il conflitto tra tracce.

  3. Naturalezza: I tagli moderati mantengono l'integrità del suono senza snaturarlo.


Contro dell'EQ Sottrattiva

  1. Rischio di suono debole: Troppi tagli possono impoverire il timbro.

  2. Perdita di presenza: Riducendo eccessivamente alcune frequenze, uno strumento può scomparire nel mix.

  3. Approccio meno immediato: Richiede più attenzione e finezza rispetto a un boost.


Confronto Diretto: Additiva vs. Sottrattiva

  • Additiva: tende ad aggiungere carattere, brillantezza e presenza. Ideale quando un suono è troppo piatto e ha bisogno di essere "colorato".

  • Sottrattiva: punta a rimuovere problemi e a fare spazio. Perfetta per risolvere conflitti tra strumenti e mantenere un mix equilibrato.

Un approccio comune è combinare entrambe: prima sottrarre le frequenze problematiche per pulire, poi aggiungere boost mirati per dare carattere e presenza.


Best Practice nell'Uso dell'EQ

  1. Ascolta in contesto: Non equalizzare mai uno strumento isolato senza poi riascoltarlo nel mix.

  2. Taglia prima, enfatizza dopo: In molti casi è preferibile iniziare con tagli sottrattivi per liberare spazio e solo dopo enfatizzare.

  3. Usa EQ trasparenti per correzioni, EQ colorati per carattere: Plug-in analogici emulati spesso aggiungono calore e musicalità ai boost.

  4. Fai piccoli interventi: Evita boost o cut estremi (oltre 6-8 dB), a meno di necessità particolari.


Conclusione

L'equalizzazione additiva e sottrattiva non sono tecniche in competizione, ma strumenti complementari. L'approccio sottrattivo è ideale per mantenere pulizia e coerenza, mentre quello additivo serve per esaltare e caratterizzare i suoni. Un mix ben bilanciato spesso nasce dalla combinazione di entrambi, applicati con moderazione e buon gusto.

Conoscere i pro e i contro di ciascuna tecnica permette di fare scelte consapevoli, evitando mix affaticanti o privi di energia e raggiungendo così un risultato professionale e musicale.

Commenti


©2021 di EnglandBross.

bottom of page